San Valentain duemilaquindici

Piano piano l’operazione di indirizzare o almeno far capire alla mia ragazza che, fondamentalmente, si è scelta un tizio un po’ nerd, sta avendo i suoi frutti. E su quel “un po’” si potrebbe anche discutere non poco.

Tipo il sabato sera nel pub quando, alla vista di un bambinetto che andava a giocare nella “sala giochi” annessa (oddio, sala giochi…un enorme stanzone con biliardino, quel coso visto in qualche bowling con le corse dei cavalli ed un paio di cabinati di cui uno con playstation incorporata) ho iniziato a fare il nostalgico e le ho descritto di come passassi i miei sabati sera almeno 15-20 anni fa (nelle VERE sale giochi) e di quali giochi mi piacessero. E la discussione è anche andata avanti piacevolmente, scoprendo che a lei piacevano i giochi di guida con i cabinati dedicati (quelli con il volante, per capirci, alla Sega Rally o Cruis’n’World).

Oppure tipo di quando l’ho portata in fumetteria (libreria) con la scusa di comprarle un libro e le ho detto “guarda, se vuoi farmi un regalo, regalami uno di sti cosi qui” indicando il reparto manga.

Dicevamo che, quindi, mi sono stupito e rallegrato quando, scartando i regali di San Valentino, dopo i cioccolatini di rito, la cornice a forma di cuore, etc. ho trovato anche sti cosi qui:

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E, caspita, sono stato contento. Del perché mi piaccia Naruto e non l’avessi ancora preso, nonostante collezioni ed ho collezionato i battle shonen più classici (One Piece, Toriko, Nanatsu no Taizai, Fairy Tail, Bleach solo per citarne alcuni in corso), se ne parlerà in un’altra dedicata sede.

Mo auguriamoci solo che, a San Valentino duemilasedici, potrò scrivere su questo blog che la STESSA ragazza mi ha regalato i numeri 71 e 72 di Naruto…